Corpi "diversi": Ibridazioni e trasformazioni nelle storie biografiche di persone con disabilità
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Abstract
Questo articolo, muovendosi all'interno del quadro concettuale dell'Embodied Cognition (Merleau-Ponty, 1945/2005), si propone di indagare le rappresentazioni incarnate dei corpi delle persone con disabilità fisica nei processi di costruzione dell'identità. In questo modo, l'articolo contribuisce a formare una cultura che abbraccia le differenze e valorizza la diversità corporea.
Come descritto dalla letteratura esistente sull'argomento (Clandinin & Connelly, 2004; Giaconi, Del Bianco, D'Angelo, Taddei, Caldarelli & Capellini, 2021; Giaconi, Del Bianco, D'Angelo, Taddei & Rodrigues, 2020), le storie di vita delle persone con disabilità, compresi gli atleti, rappresentano una via privilegiata per accedere ai processi di significazione della corporeità, di interpretazione della diversità e di superamento delle logiche binarie (maschio/femmina, naturale/artificiale). Infatti, quando le ibridazioni e le trasformazioni dei corpi "diversi" emergono direttamente dalle parole delle persone con disabilità, si può misurare la loro profonda distanza dalle rappresentazioni mediatiche della disabilità, intrise di stili narrativi abili (Giaconi & Capellini, 2019; Bocci, De Castro & Zona, 2020). Seguendo questa direzione, questo articolo evidenzierà le possibilità di un lavoro pedagogico intenzionalmente incentrato sulle narrazioni degli atleti con disabilità.