Relazioni (in)stabili. Il corpo diabetico come ibrido bio-tecnologico

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Alessandro Ferrante
Guendalina Cucuzza

Abstract

L’alto grado di interazione uomo-tecnica nella contemporaneità sfida una definizione univoca di corporeità e delinea corpi in trasformazione. La prospettiva postumanista appare particolarmente significativa sia per leggere i processi di mutamento che investono i soggetti nell’attuale orizzonte di vita, sia per mettere in discussione la dicotomia naturale-artificiale in favore di una visione relazionale, in cui la corporeità è in divenire e aperta all’ibridazione. Il paper, a partire da questo sfondo teorico, intende presentare una ricerca sul rapporto uomo-tecnica nell’autogestione del diabete per riflettere sulle implicazioni pedagogiche del corpo come ibrido bio-tecnologico. L’intensa interazione bio-tecnologica che caratterizza l’individuo diabetico, in quest’ottica, rappresenta un caso emblematico in cui il corpo diventa un crocevia di relazioni (in)stabili con l’altro da sé, producendo una soggettività differente che incarna potenzialità e contraddizioni del tempo presente.

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Sezione
Saggi

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