L'editoriale - The editorial
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Oltre lo spettacolo, a presidio dell’umano |
di Isabella Loiodice
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DOI: 10.12897/01.00099
Il passaggio dal vecchio al nuovo millennio appare caratterizzato dal consolidarsi delle tecnologie della comunicazione attraverso i canali satellitari e telematici.
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Interventi - Arguments
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Apparato egemonico e formazione del senso comune in Gramsci |
di Massimo Baldacci
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DOI: 10.12897/01.00097
Il saggio affronta il problema del ruolo dell’apparato egemonico nella formazione del senso comune, concetto centrale nel pensiero di Gramsci. A questo scopo, il concetto di “apparato egemonico” viene ricostruito nella sua genesi nei Quaderni del carcere, analizzandone i suoi nessi col concetto di ideologia e di senso comune e giungendo, così, a una rinnovata concezione della questione della società educante.
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Interviste - Interviews
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Comunicazione mediale e tecnologie digitali. Usi e abusi dei media nell’intervista a Roberto Maragliano |
di Isabella Loiodice
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DOI: 10.12897/01.00098
Nel ringraziare Roberto Maragliano per il suo contributo, lucidamente critico, al tema oggetto della call, sottolineo in particolare l’indicazione di un approccio al tema scevro da pregiudizi e da luoghi comuni, come spesso capita quando si affronta una tematica di grande attualità quale quella della comunicazione mediale e dei suo “effetti”, tra i quali, appunto, quello della spettacolarizzazione.
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Interviste - Interviews
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Ermanno Bencivenga. 5 note su Etica e Pedagogia nella Civiltà dell'immagine |
di Pasquale Renna
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Come si è modificato il regime etico delle immagini in età contemporanea? In che modo il fenomeno di spettacolarizzazione di eventi tragici, negativi o nefasti ad opera dei media si impone nella disgiunzione tra sguardo estetico e sguardo etico?
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Saggi - Essays
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Morte e rinascita della cultura del sentire: una lettura pedagogica |
di Marinella Attinà
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La spettacolarizzazione della comunicazione e la sovraesposizione a immagini ridondanti sembrano attutire fortemente le emozioni.
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Saggi - Essays
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La comunicazione spettacolarizzata: una riflessione pedagogica tra Debord e YouTube |
di Emanuele Isidori
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L’obiettivo principale di questo saggio è quello di sviluppare, utilizzando una metodologia ermeneutica, una breve analisi della comunicazione spettacolarizzata prospettata dalla diffusione dell’uso di una piattaforma web come YouTube.
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Saggi - Essays
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A scuola di teatro. Teoria degli affetti e pratica degli effetti (speciali) |
di Grazia Maria Masselli
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La ‘visualizzazione’ della comunicazione, in funzione della mozione degli affetti (permotio adfectus), raggiunta un tempo tramite l’ars rhetorica che è anche ars scaenica, viene attualmente affidata ai canali mediatici (più rapidi, più diretti, apparentemente più obiettivi):
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Saggi - Essays
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La cava di Rosso, la spiaggia di Aylan e l'orsetto dell'Ikea. L'infanzia dalla narrazione consapevole del dolore alla invasività mediatica globalizzata |
di Leonardo Acone
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Il saggio ha l’obiettivo di sviluppare una panoramica ad ampio spettro diacronico, che tenda a ricollegare i differenti momenti e le diverse modalità di comunicazione del tragico; dalla letteratura alla cronaca; dal racconto allo scoop; dalla pagina scritta agli schermi collegati alla rete.
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Saggi - Essays
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Populismo digitale. Intelligenza collettiva e connettiva |
di Carlo Bosna
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L’enorme quantità d’informazione di cui possiamo disporre e che passa attraverso i media transitando sui diversi canali spesso condiziona le scelte di chi è alla continua ricerca d’intrattenimento.
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Saggi - Essays
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L’esperienza-del-limite: questione di auditel o progetto culturale-educativo? |
di Micaela Castiglioni
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DOI: 10.12897/01.00135
Siamo sottoposti a un continuo e improvviso bombardamento di notizie che mettono in scena atti di violenza, e/o di abuso, perpetrati su donne e bambini, femminicidi, matricidi, parricidi, ecc., attacchi di guerra, di attentati, è così che la morte, sempre più tabù nella nostra società occidentale, viene restituita, come se stessimo assistendo a una fiction, a un film dell’orrore.
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Saggi - Essays
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La “pseudo-tragicità” dello spettacolo: tra Spinoza, Jaspers e Debord |
di Giuseppe D'Anna
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Scopo di questo lavoro è quello di mostrare come nel mondo spettacolare non c'è posto per un autentico pensiero del tragico. I caratteri specifici della tragedia, infatti, richiedono l'azione dell'eroe, la catarsi dello spettatore e la trascendenza della coscienza tragica.
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Saggi - Essays
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La spettacolarizzazione come deformazione dell'umano e come origine del “tragico urbano” |
di Fiammetta Fanizza
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Il testo prova a valutare gli esiti delle rigenerazioni urbane attraverso la lente della comunità. Con specifico riferimento al concetto di bellezza ne considera l'utilizzo in relazione ad un presunto modello necessario/desiderabile.
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Saggi - Essays
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Immagini di guerra. Spunti dalla letteratura per ragazzi per una pedagogia dello sguardo |
di Ilaria Filograsso
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Nell'attuale contesto di ipervisibilità degli eventi e di immersività della comunicazione, le immagini che testimoniano i conflitti risentono di una estetizzazione pervasiva che rende labile il confine tra testimonianza e voyerismo,
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Saggi - Essays
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L’esperienza depredata. Ebbrezza mediatica e comunicazione educativa |
di Paola Martino
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Quale postura esistenziale finiamo per assumere, in un tempo che trova la figura prototipica dell’indifferente nel passante, innanzi alla spettacolarizzazione del tragico, innanzi al taglio emotivo che è il dolore altrui posto in scena?
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Saggi - Essays
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Spettacolarizzare per insegnare. Arte e medicina retrospettiva alla Salpêtrière |
di Luigi Traetta
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Nel 1971, ricordando tra la produzione scientifica di Charcot, una serie intitolata Iconographie Photographique, il Presidente della Cambridge University Society for Psychical Research, George Owen,
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Saggi - Essays
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Comunicare argomentando: per una pedagogia dell’autentico |
di Vito De Nardis, Emanuela Recchia
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Nel presente contributo il fenomeno della spettacolarizzazione del tragico viene indagato a partire dall’analisi semantica dell’espressione stessa, volta a scoprire il principio generatore di un atteggiamento ormai così diffuso.
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Saggi - Essays
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L’oscenità dell’immaginario mediatico: riflessioni critiche e contromisure pedagogiche |
di Alessandro Ferrante
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Nella società contemporanea, specialmente grazie alla pervasività delle tecnologie della comunicazione, l’immaginario ha assunto un ruolo di rilievo nella formazione dei soggetti.
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Saggi - Essays
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“Lo Show deve continuare: lasciamo le persone piangere. Lavorare con l’Apprendimento Informale per andare al di là dell’informazione data” |
di Alessandra Romano
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Il saggio si pone l’obiettivo di analizzare in chiave socio-educativa il fenomeno della spettacolarizzazione del dolore attraverso i media.
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Saggi - Essays
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Da Watzlawick a Bauman. La drammatizzazione della notizia ed il problema comunicazione-relazioni umane nella società tecno-globalizzata |
di Giovanni Spagna
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DOI: 10.12897/01.00100
Analizzare il tema comunicazione in chiave multimediale e le sue conseguenze sulla società contemporanea, presenta delle difficoltà che non possono esimere dal riportarsi a studi precedenti. Paul Watzlawick (1967/2008),
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Buone prassi - Good practices
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La didattica "spettacolarizzata" per l'apprendimento della storia. Dalla ricerca al progetto |
di Loredana Perla
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Lo studio della storia rappresenta uno strumento strategico per contribuire a ri-umanizzare la comunicazione multimediale e l’accesso dei giovani alle fonti d’informazione, evitando la “narcosi” delle menti e delle coscienze rispetto al dolore spesso spettacolarizzato.
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Buone prassi - Good practices
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Ambienti digitali e valutazione degli apprendimenti. La co-progettazione di un e-portfolio all’interno del Living Lab ScuolAperta |
di Anna Dipace [1], Claudia Bellini [2]
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L’introduzione delle tecnologie e degli strumenti innovativi nelle pratiche lavorative quotidiane degli istituti scolastici, sia nel settore amministrativo che in quello dell’attività didattica, rappresentano ad oggi una delle sfide maggiori che le scuole si trovano ad affrontare nel loro percorso verso l’innovazione.
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Buone prassi - Good practices
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Valutare (per migliorare) la qualità didattica del sistema universitario italiano: il progetto IDEA |
di Serafina Pastore
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I sistemi universitari sono attualmente chiamati a riconsiderare le finalità della valutazione se si intende davvero consentire agli studenti di sviluppare abilità e competenze per il loro futuro personale e professionale.
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Buone prassi - Good practices
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La sperimentazione di un servizio di Career Advising all’Università |
di Severo Cardone
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Il presente articolo intende fornire le basi teoriche e le motivazioni pedagogiche che supportano la decisione del team di ricerca del Laboratorio di bilancio delle competenze di avviare dal prossimo anno accademico la sperimentazione di un percorso di Career Advising con gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.
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Buone prassi - Good practices
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La digital literacy e la credibilità delle informazioni nella società della conoscenza. Il ruolo del feedback nell’apprendimento nei percorsi e-learning per soggetti a rischio |
di Elisa Muscillo
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Ogni giorno milioni di persone accedono alla rete e la maggior parte di queste non ha raggiunto un’alfabetizzazione digitale. Internet sta diventando la risorsa informativa più estesa ed influente.
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Si ringrazia per l'indispensabile collaborazione e la professionalità scientifica tutti coloro che ci hanno aiutato ad assolvere ai numerosi, e non sempre semplici, referaggi degli articoli pubblicati nel corso del 2015 e, nello specifico (in ordine alfabetico):
Pierangelo Barone, Guido Benvenuto, Emy Beseghi, Antonella Cagnolati, Silvana Calaprice, Franco Cambi, Francesco Cappa, Graziano Cavallini, Laura Cerrocchi, Gina Chianese, Laura Clarizia, Mino Conte, Marcello Cornacchia, Massimiliano Costa, Antonia Criscenti, Maria D’Ambrosio, Bruno D’Amore, Giuseppe D’Anna, Paolo Di Rienzo, Gabriella Falcicchio, Fiammetta Fanizza, Silvia Fioretti, Massimiliano Fiorucci, Laura Formenti, Luciano Galliani, Alberto Greco, Flavia Lecciso, Rosita Maglie, Pietro Maltese, Raffaele Manfrellotti, Umberto Margiotta, Berta Martini, Maria Chiara Michelini, Paolo Mottana, Angela Muschitiello, Elisabetta Musi, Antonella Nuzzaci, Cristina Palmieri, Annamaria Passaseo, Stefania Pinnelli, Silvio Premoli, Maria Grazia Riva, Valeria Rossini, Fernando Sarracino, Benedetto Scoppola, Domenico Simeone, Vito Sivo, Flavia Stara, Irene Strazzeri, Maura Striano, Alessio Surian, Grazia Terrone, Luigi Traetta, Roberto Travaglini, Andrea Traverso, Maria Vinella, Miguel Zabalza Beraza, Tamara Zappaterra, Davide Zoletto.
Nell'elenco non sono riportati tutti coloro che, facenti parte del Comitato di Direzione Scientifica e del Comitato Scientifico della rivista, sono già di per sé incaricati di assolvere al compito di referee interno.
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