Impliciti della memoria collettiva nell’educazione delle bambine e delle donne. Trasgredire progetti ancestrali e rompere vincoli inviolabili: il filo rosso per essere ’le donne che si è’

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Maria Grazia Riva

Abstract

In questo contributo esploro la drammaticità sepolta nella memoria collettiva implicita nell’educazione delle bambine e delle donne. Si può rintracciare il filo rosso che storicamente continua a permanere rispetto ai modelli di educazione delle bambine, con gravi conseguenze nella trasmissione transgenerazionale dei modelli pedagogici e delle pratiche educative. L’esperienza vissuta sulla propria pelle di tali modelli e pratiche volte alla rinuncia di sé, e alla mortificazione della vitalità come strumento educativo, ha generato un accumulo di dolore, sofferenze, frustrazioni e rabbie che inevitabilmente si diffondono e invadono lo spazio pubblico della società condivisa; insinuandosi pesantemente nelle relazioni sociali, familiari, educative, affettive e sentimentali e anche lavorative. In conclusione, individuo la necessità di percorsi formativi volti alla consapevolezza dell’esistenza e della pervicacia degli impliciti pedagogici radicati profondamente nelle memorie storiche.

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Sezione
Saggi

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